RITORNO ALLA GENESI Il governo del Decagono





                                   

Cap.2

La Terra della Saggezza era governata dalla potente casta religiosa dei Trenta Saggi, costituiva il perno centrale del parlamento sul potere legislativo e militare del Decagono, il parlamento Alieno, nonché di quello politico.
Sui trenta Saggi regnava il Supremo, colui che illumina le vie dell’infinito, la sua parola era verità e nessuna legge o decisione poteva essere presa senza il suo consenso!
Su tutto il potere politico e militare, incombeva sempre la decisione autorevole dei Trenta Saggi, sia che si trattasse di discutere una legge del Decagono sia di mandare in missione la flotta su altri pianeti sconosciuti, alla ricerca di nuove forme di vita.
Il potere legislativo era poco usato, giudicare un abitante del pianeta per qualche reato era raro, il popolo era molto saggio.
Tutte le leggi dovevano passare per il parlamento del Decagono, dove si tenevano le riunioni più importanti con consiglieri civili e militari con la decisione finale dei potenti religiosi dei Trenta Saggi, davanti a tutto il popolo per discuterne l’approvazione.
 Il primitivo impianto del Decagono dai dieci lati illuminati, era situato ai piedi del Monte delle Visioni dove si dice che in passato fosse apparso l’illuminato padre di tutti i saggi, che indicava il sentiero ai viandanti dello spazio!
Era costruito sui resti di un antico Tempio, residenza dei più importanti personaggi religiosi del pianeta, dove preziosi scritti sacri vennero ritrovati nelle sue mura.
Raccontavano che uno di loro fosse stato rapito in una sfera celeste nel cielo e rivestito d’immortalità, senza avere mai conosciuto il passaggio della Porta del Tempo!
Era affiancato da una cupola di cristallo dove si riuniva la Sacra Casta dei Trenta Saggi, prima del loro ingresso nel Decagono. 
In effetti, i saggisti militari arcaici furono strettamente associati ai saggisti religiosi, ed erano sempre in attività tra di loro.
Il Decagono era composto in tutto da cento importanti autorità, con dieci scranni su ogni lato dove sedeva tutto il governo della Terra della Saggezza.
Al centro del Decagono, sul pavimento di alabastro, a caratteri d’oro c’era la scritta “AI SAGGI L’ONORE E IL POTERE”
I primi tre lati del Decagono erano occupati dagli anziani religiosi, la massima autorità, dieci per ogni lato, avevano la maggioranza assoluta e il giudizio finale su ogni decisione discussa nel Senato.
Altri due lati, dieci per parte erano occupati dalle alte autorità militari, dai Generali della flotta stellare; a loro toccava ogni decisione per l’eventuale difesa del pianeta da attacchi Alieni delle Ombre al comando di Dragon, principe del male.
Venti altri consiglieri civili occupavano i due lati Nord del Decagono, mentre altri venti dalle autorità religiose.
Una sola fila era occupata da dieci rappresentanti del popolo, che avevano la minoranza sulla potente casta dei religiosi.
Come a ben vedere, erano sempre i senatori religiosi dei Trenta Saggi, poiché erano in maggioranza, ad avere sempre l’ultima parola su ogni decisione che si doveva prendere al Senato nel Decagono!
Erano stati loro a scegliere il comandante Eleirbag, il Conoscitore, per la missione sulla Terra degli umani, alla ricerca della Pietra Angolare che avrebbe salvato il loro pianeta dalla distruzione glaciale del sole morente.
La decisione non era stata delle più facili.
I Generali militari si opposero fermamente non ritenendo il comandante all’altezza del compito affidatogli, per la sua giovane età!
Anche il consiglio dei religiosi si era opposto duramente alla nomina del comandante in capo della flotta, ma per motivi di convenienza.
La potente casta dei religiosi voleva mandare un loro rappresentante, il Grande Sapiente, per questo delicato compito.
Ritenevano che una loro guida, forte ed eletta dal loro Dio, il saggio Hokman, avrebbe potuto risolvere il delicato problema della stella morente!
Da parte loro, i rappresentanti del popolo avevano dato il voto di fiducia al giovane ufficiale, perché il popolo amava il comandante e lo considerava come uno di loro, mentre gli altri venti consiglieri delle strutture civili si erano astenuti uscendo dal Decagono al momento del voto.
Ma il Decagono non era solo il luogo d’incontri politici, c’erano attività di intrattenimento quali feste dedicate al loro Dio Sole, giochi e competizioni sportive.
Con l’andare del tempo il Decagono divenne il più importante centro politico-religioso, dove si svolgevano i riti di culto in onore del fondatore della città della Saggezza e della divinità protettrice, il Sacro Sole e la Stella Madre.
In quanto luogo di democrazia, non lo era però nei fatti!
Il potere religioso soverchiava quello politico e militare, dove i Trenta Saggi erano i capi indiscussi su ogni decisione del Decagono.
L’angoscia della morte non esisteva nella Terra della Saggezza!
Non c’era la parola morte nella Terra della Saggezza ma si viveva fino a mille anni, dopodiché avveniva il passaggio temporale attraverso la Porta del Tempo verso un altro emisfero, chiamato la Via della luce, dove si riposavano dalle loro fatiche.
La morte non era concepita come dagli umani, fatta di paura e dolore.
Non era un sentimento che conosceva, il popolo della Terra della Saggezza, nessun timore per la fine dell’esistenza ma solo un passaggio temporale verso lo spazio infinito.
Per loro stessa natura, i Saggi non conoscevano la legge del tempo come gli umani, che invecchiavano e morivano, ma vivevano mille anni ancora giovani dopo avere lasciato la loro vita di Aliens Saggi.
I sacri custodi del Passaggio Eterno, li chiudevano in speciali contenitori di Ninepins, cioè involucri di cristallo trasparente a forma di birilli, destinati a custodire il corpo ibernato del defunto con annesso - su una targhetta appesa al collo - il loro codice genetico N.P.S. Navigatori del Passaggio Supremo, dove un giorno sarebbero stati risvegliati!
Il codice genetico era da considerarsi l’elemento più importante di una sepoltura Aliena, poiché senza di quello sarebbero rimasti per sempre a vagare nello spazio, senza fare ritorno alle future generazioni.
Le forme del sarcofago di cristallo del Ninepins erano rettangolari, con la parte superiore rotonda proprio come quella dei birilli.
 Il materiale era ricavato da una pietra vulcanica di origine antica, le decorazioni sulla parte superiore del sarcofago variavano a seconda dell’appartenenza reale delle famiglie.
Una stella di colore giallo era il simbolo di appartenenza a una famiglia plebea, due stelle di colore rosso alle famiglie dei politici di una certa importanza, tre stelle di colore azzurro erahttps://www.gifanimate.com/data/media/33/alieno-ed-extraterrestre-immagine-animata-0201.gif l’appartenenza ai capi delle varie strutture militari, quattro stelle di colore bianco alla sacra dinastia dei supremi dei trenta saggi.
Non c’erano usanze funebre nelle Terra della Saggezza, niente riti religiosi o litanie, solo una breve cerimonia di addio senza drammi.
Il coperchio era di colore biancoceleste è rappresentava il cielo, il fondo era coperto di terra rossa come quella del loro pianeta, mentre i lati del coperchio del Ninepins indicavano i quattro punti cardinali dell’Universo.
In esso, il defunto veniva inumato con la testa rivolta verso la Stella Madre ed il volto rivolto ad Oriente, il sole che nasceva ogni giorno rigenerato.
Il sarcofago veniva lasciato vagare per lo spazio migliaia di anni, dove, secondo il credo del popolo dei saggi, veniva poi accolto nelle sacre braccia dell’illuminato, il legislatore di tutto l’universo che li avrebbe accompagnati nel loro cammino per le vie dell’infinito.
Ma anche il suo amore non era verità!

(CONTINUA)

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