E IL GALLO CANTO'
Nel
cap.14 dell’evangelo di Marco troviamo scritto:
“Gesù disse, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea".
E Pietro gli rispose:
"Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò
mai”. Gli disse Gesù: "In verità ti dico: questa notte stessa, prima che
il gallo canti, mi rinnegherai tre volte". E Pietro gli rispose:
"Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”.
Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.
Quella brutta notte, Pietro non
aveva dormito bene, una notte infausta piena di incubi attaccavano il suo
riposo.
La sua
mente in quella notte così nera era occupata da mille pensieri, accompagnati da
fitte dolorose che gli penetravano nella testa facendolo stare male!
Spiriti
malvagi aleggiavano quella notte nella città della Giudea.
Si erano dati appuntamento, in quelle terre
benedette dal Signore, strane Ombre proveniente dall'inferno per
ottenebrare la mente del popolo di Gerusalemme, che avrebbero preferito la
liberazione di Barabba al posto del Cristo.
Spiriti
di negazione aleggiavano nella casa di Pilato e nella mente dei Farisei
ipocriti!
Pietro lo
sapeva bene!
Lo
sentiva nello spirito che qualcosa di malefico stava per avvenire, in quell'ora
buia dalla storia dell’umanità.
Pietro
non aveva dormito per niente quella notte, con quei pensieri angoscianti che
affollavano la sua testa, soffocavano il suo spirito, un fatto terribile stava
per accadere al suo maestro in quella città cosi ribelle al Verbo!
Quella
non era una notte come le altre.
No, non
lo era per niente!
I bravi
cittadini di Gerusalemme curvavano anche loro di prendere sonno dopo tutti gli avvenimenti
succeduti sulla loro terra!
Ma non
era facile dormire facendo tacere la propria coscienza!
Non era
facile assopirsi mettendo a tacere sensi di colpa che attanagliavamo l’anima in
una morsa gelida che faceva male al cuore!
Anche il
cielo si era fatto più triste e sembrava che le tenebre non fossero solo nella
città di Gerusalemme ma in tutti i cuori della gente!
Il Maestro
nell'ultima cena che aveva fatto con i suoi discepoli, aveva parlato della Sua
morte e in quella buia sera, si era parlato anche di tradimenti e di un gallo
che avrebbe cantato prima che Pietro avrebbe rinnegato il suo Maestro tre
volte.
Tre volte
prima dell’ora buia dell’umanità!
E Pietro
udì bene le parole del Signore!
Quelle
tremende parole di morte e di tradimento non lo facevano stare in pace!
Pietro
risentiva ancora nella sua mente le Parole di Gesù dentro la sua mente, erano
come un martello che batteva forte forte dentro la sua mente facendolo stare
male!
Non
riusciva a dimenticare lo sguardo del Signore quando si rivolse a Lui,
ammonendolo che lo avrebbe rinnegato tre volte al primo canto del gallo.
Gesù lo
aveva avvertito!
Cose
terribili sarebbero accadute tra poco nella città, Pietro ne era consapevole!
Lo
sentiva nel suo spirito contristato in combattimento dentro di lui!
Non era
una notte tranquilla quella!
No, non
lo era per niente!
Spiriti
maligni erano nell'aria della Giudea, dove la gente non riusciva a prendere
sonno tormentati dalla loro stessa coscienza, girandosi e rigirandosi nel loro
letto fatti di spine di ingratitudine!
Pietro
pensava al Signore, mentre se ne stava seduto vicino al fuoco sull’uscio di
casa sua.
Ma il fuoco non lo riscaldava più!
Quel
freddo dentro di lui era come un freddo gelido del Nord che pesava sulla sua anima,
non c’erano fiamme che lo potesse riscaldare!
Pensava e
ripensava alle parole di Gesù, alle sue parole, a quelle accuse di tradimenti!
Ma lui
Pietro, giurò al Signore che mai e poi mai lo avrebbe tradito!
Pietro
non ne poteva più di quelle parole!
È quella
sera esplode come al solito con il suo carattere irruento, sicuro come sempre!
<
Stai
certo Gesù, anche se tutti dovessero abbandonarti, io no. Non lo posso fare! >>
E tutti i
discepoli si girarono verso di lui, Giacomo e Giovanni si meravigliavano per il
modo in cui si era tanto agitato e rivolto verso il Signore!
Quelle
parole dette da Pietro erano incomprensibili e fuori luogo!
Ma Pietro
non riusciva a dimenticare lo sguardo del Signore quando si rivolse a lui,
ammonendolo che lo avrebbe rinnegato al primo canto del gallo!
Pensava
al Signore,
se ne
stava seduto vicino al fuoco sull'uscio di casa sua, ma il fuoco quella notte
aveva strane fiamme senza calore, non riscaldavano più!
Pietro
non riusciva a togliersi dalla mente quella frase che Gesù gli aveva detto,
che lo
avrebbe tradito tre volte prima che il gallo cantava!
Che cosa
strana che disse il Signore quella sera!
Gesù aveva parlato di un tradimento, di uno dei
suoi discepoli più cari e della sua morte!
E Pietro
quella sera se ne usci contristato nello spirito, dalla casa dove si fece
l’ultima cena, dove il Signore predisse tutti quei tragici avvenimenti che
sarebbero accadute quella notte nella citta della Giudea.
E adesso Pietro, pensava come il Maestro aveva
parlato di un gallo che avrebbe cantato!
Ma che
c’entrava un gallo in tutte quelle cose terribili, che stavano per accadere
nella Giudea?
Come Gesù
aveva potuto pensare mai una cosa simile di lui?
Lui che
era stato sempre al suo fianco e lo seguiva ovunque andava!
Come
poteva mettere in dubbio la sua fedeltà?
Questo lo
aveva proprio fatto arrabbiare!
E poi
quel riferimento a un gallo, che c’entrava?
Un gallo
che avrebbe cantato durante un’ora funesta, che cosa strana che disse il
Signore quella sera!
Ma il Signore
nella sua Onniscienza sapeva tutto e aveva ammonito Pietro!
Pietro
quella notte aveva sognato un mare in tempesta, onde alte rovesciavano la barca
dove si trovava!
Un mare
impetuoso è un vento forte facevano ondulare pericolosamente la barca che stava
per capovolgersi, era sbattuta dalle onde da una parte all’altra e si sarebbe
capovolta in pochi minuti, Pietro aveva paura, paura di affogare, paura di
morire!
Nonostante
fosse un vecchio pescatore e conosceva bene il mare fin da quando era piccolo,
questa volta pensava proprio che non ce l’avrebbe fatta, sarebbe finito in
fondo al mare!
Cercava
con lo sguardo il Signore, in quel sogno così brutto che sembrava non finisse
mai,
la mano
del Signore che lo potesse aiutare come sempre, come tante volte, quando Gesù
con la sua Parola disse al mare calmati e al vento taci, e si fece una
gran bonaccia nel Mare della Galilea!
Ma adesso
non c’era il Maestro vicino a Lui, c’erano solo onde alte che facevano
capovolgere pericolosamente la sua barca, e anche le sue certezze!
Non
c’erano con lui nemmeno i suoi compagni Giacomo e Giovanni, per aiutarlo!
C’era
solo un mare nero in una tempesta burrascosa come il suo spirito in quel
momento!
Pietro
gridò aiuto con tutte le sue forze, mentre la sua barca si rovesciava e lui
cadde in mezzo alle onde che lo travolsero!
Un brutto
incubo, si svegliò tutto agitato e sudato in quei pochi minuti che si era
assopito!
Ma quel
turbamento lo sentiva ancora addosso, come qualcosa di opprimente che non lo
lasciava in pace.
Pietro
aveva ancora paura, continuava a sudare freddo.
E mentre
era assorto in questa girandola di pensieri che lo angosciavano, vide i soldati
romani che correvano su e giù per la città della Giudea, vedeva i loro mantelli
rossi che si intravedevano nel buio della notte, la gente del posto impaurita
da quel andare frenetico dei soldati Romani mentre scappavano da tutte le
parte!
Pietro
aveva sentito dalla gente che stava attorno a lui, che i soldati di Pilato
stavano facendo una retata arrestando tutti i seguaci di Gesù, con l’accusa di
essere dei sovversivi alla legge di Cesare, di tramare per avere un nuovo re in
Giudea!
Pietro
sapeva bene tutto questo, il Maestro lo aveva avvertito insieme agli
altri discepoli,
ma lui
aveva giurato fedeltà al Signore e mai lo avrebbe tradito!
Si
avvicinò al fuoco e si sedette su una pietra vicino all'uscio di casa sua.
Ma il
fuoco non lo riscaldava più, il suo cuore era diventato in quel momento freddo
come quella notte profonda e buia, in cui il diavolo aveva preparato il
suo piano per il suo disegno diabolico di fermare l’opera di Dio!
Giunse
l’ora, soldati con il loro comandante e le guardie dei Giudei catturarono Gesù,
lo legarono e lo condussero prima da Anna, egli infatti era suocero di Caiafa, che era sommo sacerdote
quell'anno.
Caiafa era quello che aveva consigliato ai Giudei: << È conveniente che un
solo uomo muoia per il popolo!>>
Intanto
Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo.
Questo discepolo era conosciuto dal sommo
sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote.
Pietro
invece si fermò fuori, vicino alla porta.
Allora
quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla
portinaia e fece entrare Pietro.
E la
giovane portinaia disse a Pietro:
Egli
rispose: <<Non lo sono!».
Intanto i
servi e le guardie avevano acceso un fuoco perché faceva freddo e si
scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
Il sommo
sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo
insegnamento.
Gesù gli
rispose:<< Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato
nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai
detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito
ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto>>
Appena
detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: <>
In quel
momento nel cielo turbato, legione di angeli erano pronte a scendere sulla
terra per fare giudizio dell’offesa al Santo d’Israele, ma non era ancora
giunto il tempo il Signore calmò l’ira e guardò al sacrificio di suo figliò!
Gli
rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male. Ma se ho
parlato bene, perché mi percuoti?
Pietro
sapeva bene tutto questo.
Allora
Anna lo mandò, con le mani legate, a Caiafa,
il sommo sacerdote.
Intanto
Simon Pietro stava lì a scaldarsi.
Gli dissero:
;Non
sei anche tu uno dei suoi discepoli?».
Egli lo
negò e disse: «Non lo sono!».
Ma uno
dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato
l’orecchio, disse:
;Non
ti ho forse visto con lui nel giardino?
Pietro
negò di nuovo, e subito un gallo cantò.
“E il
gallo cantò Pietro,
tu non conosci più la Parola
non hai mai visto il Verbo!
Il fuoco
non ti riscalda più Pietro
del
freddo della notte!
Ora il
freddo è dentro il tuo cuore
non
ricordi più chi è il Maestro!
Per tre
volte non conosci il Signore
è il
gallo cantò.
Allora ti
ricordi della Parola
ti
ricordi del tuo maestro
Il tuo
cuore si scioglie al pianto,
del verbo
ti sei ricordato
il fuoco
adesso ti scalda Pietro!
Gesù volse lo sguardo
verso Pietro che amava, nei suoi occhi non c’era rimprovero, ma tanto amore per
lui!
Gesù conosceva bene il carattere del suo discepolo, era
come il mare della Galilea dove andava a pescare, calmo e tranquillo, e subito
dopo irruento e tempestoso!
Ma Pietro nonostante il suo carattere irruento era buono
e amava il Signore, era il discepolo che aveva riconosciuto Gesù come Il Cristo
figlio di Dio, pronto a sfoderare la spada per difendere il suo maestro!
“Poi Gesù, giunto
nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli:
«Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?»
Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il
battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti».
Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io
sia?»
Simone Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il
Figlio del Dio vivente!».
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». (Mr. 8:27-30; Lu 9:18-21)
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». (Mr. 8:27-30; Lu 9:18-21)
Pietro, un discepolo che amava Gesù, pronto a seguirlo in
tutte le sue vie, riconosce in Gesù il Messia mandato da Dio, fu il primo a
entrare nel sepolcro dopo che Gesù fu risorto e vide le bende del Signore nella
tomba vuota.
Sfoderò la sua spada per difendere il Signore, ma Gesù
tramuto le sue debolezze umane con il suo amore Pietro dovrà misurarsi
altre volte nella sua natura tra uomo e discepolo di Gesù, tra il suo
entusiasmo e le sue debolezze umane, dalla sua caduta per il rinnegamento della
sua amicizia con Gesù, alla rivelazione
da lui proclamato «Cristo».
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