Una inquietante testimonianza
Cap.5
Nella sala del convegno del Decagono,
si era in trepidante attesa dei delegati dei Fratelli della Costellazione.
Lealtà e onore erano stati chiamati ed essi avevano risposto!
Erano stati inviati dei segnali nello spazio per il
grande raduno dei Fratelli dello Spazio,
onde gravitazionali di segnali di comunicazione Alieni erano intercettati nello spazio dalle varie forze Aliene,
per essere tutti presenti nella grande seduta del Decagono.
Tutti gli Aliens Fratelli del Cosmo, con la loro
presenza dovevano essere al corrente di una decisione importante sulla missione
del popolo della saggezza sul pianeta Terra!
Il progetto Genesis
sullo Scambio delle Stelle stava per
essere messo in atto, nonostante molte volte i Fratelli della Costellazione avessero messo in guardia il governo
del pianeta della Saggezza dal metterlo in pratica!
Con questo pericoloso progetto, la terra degli umani
avrebbe corso il rischio di ritornare ai suoi primi albori della creazione,
nelle pagine della Genesi!
Ci sarebbero state pesanti sanzioni contro il
consiglio dei trenta saggi, addirittura l’opzione militare non era da escludere
qualora avessero continuato con questi esperimenti pericolosi sullo scambio
delle stelle!
L’atmosfera non era delle più
serene!
Si respirava nell’aria una tensione tale che sarebbe
bastata una scintilla per farla esplodere, una guerra tra le confederazioni
degli eserciti dei Fratelli del Cosmo non
era da escludere!
Aria di guerra si respirava tra i comandanti dei Sette Pianeti Riuniti!
Molto arrabbiato per questo progetto era il Generale
Alieno Atrijha, del pianeta delle Ombre Grigie.
Vedeva nel progetto Genesis una futura minaccia al loro pianeta, un’instabilità
dell’armonia dello spazio celeste, ma in quel momento il cielo aveva fermato
gli orologi, il tempo era fermo nella sala del Decagono dove anche un respiro
più forte poteva essere interpretato come una minaccia!
In cuor suo, il comandante Alieno delle Ombre Grigie, sperava di sbagliarsi e
trovare una soluzione al problema del sole morente.
Si riteneva il progetto molto pericoloso per
l’equilibrio dell’allineamento dei pianeti, per la corporazione celeste dello
spazio.
«È l’unica strada da percorrere!» disse con autorità
un saggio del Decagono.
Nella grande sala del Decagono c’era tutto il Gran
Consiglio del Sette Pianeti Fratelli
al completo.
I Trenta Saggi
con le loro tuniche bianche, indossate per le grandi occasioni, erano in attesa
che arrivassero gli altri delegati del Cosmo.
Il Sommo sacerdote Chatyus
prese la parola, mentre tutti si erano alzati in piedi con riverenza verso
la figura mistica del sacerdote, e si rivolse ai delegati del Cosmo:
«Fratelli dei Sette Pianeti Riuniti, la Sapienza
grida per le strade, nelle piazze fa udire la voce, dall’alto delle mura essa
chiama, pronunzia i suoi detti alle porte della città della Terra della Sag-
gezza!»
Tutti i Fratelli della Costellazione udirono le sacre parole del Sommo
Sacerdote, che colpivano il cuore per
la loro saggezza.
Gli scranni del parlamento del Decagono erano occupati
dai Senatori e dai consiglieri del governo dei Saggi; i Vesuviani erano stati i primi ad arrivare, da poco atterrati sul
suolo del pianeta con le loro numerose astronavi e si stavano dirigendo,
protetti da una numerosa schiera di Vigilantes-alieni
della sicurezza, verso il parlamento del Decagono.
Erano composti da alti ufficiali tra i quali il Generalissimo Datrix, comandante in capo
dell’esercito dei Vesuviani, seguito da una folta schiera di Aliens civili e religiosi che formavano
la frangia più importante dei Fratelli
della Costellazione.
I Vesuviani
erano il più potente esercito del Cosmo, venivano dagli estremi confini della
galassia, famosi per le loro battaglie sempre vittoriose contro ogni forza
ostile che erano diventate leggenda, la loro voce nel Decagono si sarebbe fatta
sentire con autorità e rispetto!
Il Sommo sacerdote Chatyus,
del Popolo dei Grigi, guidava una
schiera di potenti religiosi del loro pianeta, seguiti dall’esperta
coordinatrice delle relazioni interplanetarie dei pianeti, il colonello
sacerdotessa Antkia, scienziata e
consigliera personale del Generalissimo capo degli Alieni Grigi.
Sarebbero intervenuti sul progetto Genesis, nella missione sul pianeta Terra, sullo scambio dei soli
e sulla ricerca dell’antica Pietra
Angolare dei terrestri descritta nel libro sacro degli umani, chiamato
Bibbia.
Un incontro non solo istituzionale e scientifico per
gli operatori dello spazio, ma anche un momento di confronto tra popoli diversi
di altri pianeti, una risposta alla fratellanza e all’amicizia che si voleva
dare ai Trenta Saggi della Costellazione, per decidere tutti insieme il
progetto della missione sulla terra.
Ma non tutto era ancora scontato per quel raduno, che
si presentava tutt’altro che facile.
Dopo di loro stavano arrivando i Sensoriali dell’Infinito con le loro tute rosse, provenienti dal
lontano pianeta Ganimede.
I Sensoriali erano molto temuti per la loro forza
terrificante che consisteva nel leggere, nella mente del nemico, ogni sua
mossa.
Tra gli interventi decisionali del Popolo dei Grigi, avrebbe preso la
parola la Guardiana del Tempo Antico,
la sacerdotessa Malia, che aveva
sempre affermato che il sole morente del pianeta della saggezza fosse un
fenomeno epocale purtroppo inevitabile, che si stava spegnendo senza soluzioni;
era la giusta punizione per un popolo che aveva smarrito la saggezza.
La sacerdotessa Malia
era contraria a questa missione, aveva già espresso il suo disappunto al
governo per la pericolosità del progetto Genesis.
«La
soluzione di scambiare il sole morente con un’altra stella più luminosa» diceva
la potente sacerdotessa Malia «è
alquanto azzardata! Dobbiamo essere certi dei rischi a cui si va incontro,
della sua pericolosità, avere l’approvazione per quel progetto da tutti i
fratelli dello spazio!» disse con autorità. «Se non ci sarà una maggioranza del
voto, il progetto Genesis sullo scambio dei pianeti sarà respinto!»
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