Progetto Genesis

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                     Progetto Genesis







La sacerdotessa Malia, nella sua lunga veste nera, con il copricapo reale della stirpe del Popolo dei Grigi, prense la parola:
«Fratelli della Costellazione delle sette lune, fratelli della Federazione Aliena, delegati del Gran consiglio dei Saggi, rivolgo un cordiale saluto a tutti voi, rappresentanti della Costellazione degli Alieni delle Sette lune al gran Consiglio dei Trenta Saggi alla commissione delle Nuove Lune Nascente! Un saluto particolare al Maestro della Terra della Saggezza, colui che ci illumina nel cammino, il Saggio Haichman!
Fratelli, nel nostro comune cammino verso le vie dell’infinito, grazie alla benignità delle stelle e alla nostra benevola madre, la stella Workout, stiamo attraversando un fecondo momento di dialogo con tutti i fratelli del Cosmo!
Pur tuttavia, in questo percorso che va in questo senso della fratellanza, il nostro incontro di oggi tra i Saggi e l’Unione Interstellare di tutti i rappresentanti Alieni qui riuniti, nel parlamento del Decagono, oggi ricevo dalle vostre mani un testo che ci lascia turbati, oggetto di risposte immediate! È un progetto che tributa una particolare attenzione, ci preoccupa questa nuova teoria sullo scambio dei soli!» parlò la sacerdotessa alzando le braccia al cielo, con un incrocio di misticismo e religiosità.
«Un pericoloso progetto che merita l’attenzione di tutti i fratelli della Costellazione! I riconoscimenti della Dichiarazione dei diritti Alieni del 30303 nella Sede del pianeta dei Sensoriali, nel quinto capitolo del libro delle Unioni dei Pianeti Interstellari, sesto paragrafo, sancisce il principio di non belligeranza tra i Fratelli della Costellazione, di non alterare in alcun modo l’antico è perfetto equilibrio dei pianeti e dei soli nell’universo!» disse con autorità la sacerdotessa Malia. Poi proseguì:
«I nostri pianeti sono in armonia coi tutti i mondi alieni, riconosciuti da tutti i fratelli della Costellazione, non sono trattabili di revisioni e cambiamenti nel loro eterno è perfetto movimento rotatorio nello spazio! Infatti, la progressiva attuazione del progetto di scambiare il vostro sole morente con quello dei terrestri, ha permesso ai nostri ricercatori di essere alquanto perplessi e preoccupati su questo azzardato progetto Genesis!»  
Un brusio di voci di assenso si fece sentire nella sala da tutti i delegati spaziali presenti.
«La via di questo progetto è rischiosa, ci porterebbe a un nuovo sistema di equilibrio dell’ordine dei pianeti, con conseguenze inimmaginabili!» 

Mentre Malia faceva il suo discorso, una congiura di quaranta dragoni del Pianeta Oscuro tramava per ucciderla!
Malia era considerata una seria minaccia al loro potere sacerdotale, una rivale molto ascoltata dai popoli degli Alieni, la sua voce era sinonimo di potere e sacralità, molti temevano le sue profezie non sempre benevole, perché era considerata la voce del Supremo.
Il giorno prima, di buon mattino, un centinaio di dragoni del Pianeta Oscuro si riunirono e fecero giuramento di non mangiare né bere finché non avessero ucciso Malia, la grande sacerdotessa dell’Ordine degli illuminati.
 Andarono dai capi sacerdoti dei trenta saggi è l’informarono del voto che avevano fatto riguardo la sacerdotessa.
 «Voi dunque» dissero i cento dragoni complottisti d’accordo con i trenta saggi del Decagono «andate a chiedere alle guardie di portare la sacerdotessa Malia davanti al giudizio dei trenta saggi, accusata di alto tradimento!
 «Il pretesto potrebbe essere che volete esaminare meglio la sua relazione, e noi, prima che arrivi, la uccideremo!».
 Ma la congiura giunse all’orecchio del comandante Eleirbag, che si precipitò dalla sacerdotessa e gli riferì tutto.
 «Domani» spiegò il comandante «I dragoni Grigi del pianeta Oscuro ti chiederanno di portare, davanti al loro tribunale, la relazione sul progetto Genesis col pretesto di volerla esaminare di nuovo. Ma tu non crederci, perché più di cento di loro vogliono tenderti un agguato, e hanno giurato di non mangiare né bere finché non ti avranno uccisa. Ora se ne stanno qui fuori e non aspettano altro che il tuo uscire!»
 «Non parlare con anima viva di ciò che mi hai detto!», si raccomandò la sacerdotessa Malia. Poi chiamò cento suoi fedelissimi alieni della guardia reale. «Tenete pronti trecento soldati!» ordinò «partirete per Orione stasera alle dieci! Prendete duecento astronavi e mille valorosi. Poi fate preparare un’astronave per il comandante Eleirbag e portatelo in salvo dal Gran Maestro, che gli riferirà ogni cosa!».

Intanto, nella sala del Decagono la riunione proseguiva abbastanza animatamente.
«Siamo sempre più ostili a queste nuove avventure di conquista!» gridò forte il Generalissimo Datrix dei Sensoriali. «Tutto questo ci porta a porre dei seri dubbi sul tema in questione, a mettere un veto sul progetto Genesis!»  
«Questo pericoloso piano pone una seria domanda sulla nostra futura alleanza con l’Unione dei pianeti che volessero approvare il progetto Genesis.» disse con voce forte il Generalissimo dei Sensoriali.
«Fratelli delle Sette Lune!» prese la parola Galiath, il Saggio delle Contee delle Due Torre. «Ho messo in luce che agli inizi di questo percorso del progetto Genesis, ci saremmo trovati in una posizione pericolosa, un punto di non ritorno! Ci ritroveremo, secondo il rapporto dei nostri scienziati conoscitori delle Stelle, in una misteriosa e inquietante avventura, ad un punto di non ritorno! Un tuffarsi alle origini della creazione, dopo il terribile cataclisma che si verrebbe a creare nello spazio! Dobbiamo tutelare la legge dell’universo, va rimosso senza indugio questo progetto, se non vogliamo creare l’apocalisse nel nostro sistema solare!» 

La grande sala del consiglio ascoltò, non senza timore, l’interrogazione che veniva fatta ai Trenta Saggi, da cui per migliaia di anni erano state prese le decisioni più importanti, che avevano cambiato il corso degli eventi nelle Congregazioni dei Pianeti Allineati.
La sala era affollatissima da tutti i delegati arrivati da ogni angolo dell’Universo, dove umilmente Re e Imperatori degli imperi spaziali erano venuti a chiedere consiglio ai Trenta Saggi, che aveva visto fin dai tempi antichi delle guerre tra mondi alieni, tra Elfi e Nani del pianeta dei terrestri, luogo di feroci scontri verbali nel Decagono degli Aliens del Quinto Emisfero del Nord che reclamavano la loro supremazia sui Saggi.
Dove i più grandi conoscitori di tutte le galassie, si riunivano per discutere e decidere, confrontarsi e proteggere antichi segreti e nuove conoscenze!
Immensa la grande sala ovale, dove potevano stare tutti i delegati della Costellazione Celeste intorno ai trenta Saggi, tutti presenti all’Adunanza delle Sette Lune che si teneva in occasione delle più importanti decisioni.
C’erano gli Esploratori della Terra dei Fuochi; I Vesuviani con le loro orecchie a punta; i Replicanti, famosi per la loro invincibilità nelle battaglie, perché non potevano essere uccisi in quanto si replicavano appena caduti al suolo; i Fratelli delle Nuove Vie del Cosmo; i Lupi Grigi del Pianeta Rosso; i Sensoriali, con le loro capacità di percepire ogni forma di pericolo.
Al centro della sala, ricavata direttamente su una antica pietra del vulcano del Pianeta delle Due Lune, la scritta in rilievo: “AI
SAGGI ONORE E POTERE”.
La verità è la conoscenza li guidavano a ogni passo.
Trenta gli scranni di legno grezzo allineati su un lato, dove sedeva il consiglio dei Trenta Saggi.
Intorno, situate in modo spartano, altre panche dove potevano sedersi le autorità militari e una rappresentanza del popolo.
In mezzo, sopra un leggio, le dieci leggi del Decagono, nessuna statua, nessun fregio reale che potesse indicare un’appartenenza a qualche casato nobiliare.
Fuori, un lago artificiale faceva da cornice al palazzo del Decagono.
Per raggiungere la sala, si scendeva attraverso una scala dalla città vecchia controllata da Vigilants, attraversarla significava essere posti a una stretta sorveglianza di controllo.
 Tutti, giovani e vecchi, portavano un segno di riconoscimento degli Aliens sulla loro fronte, un segno di appartenenza al popolo dei saggi, un’aquila reale dalle ali spiegate in volo.

«Fa più caldo qui dentro, di quanto ce ne sia sul nostro pianeta!» disse lamentandosi un senatore dei Lupi Grigi del pianeta rosso.
Tobbat, il consigliere, pensò che forse non avrebbe dovuto dire quelle parole di lamentela davanti ai potenti Trenta Saggi!
Intanto, tutti camminavano verso il centro della sala, dove altre delegazioni erano già presenti numerose.
Li guardò a uno a uno e poté costatare che già tutti i Fratelli della Costellazione avevano risposto, fedeli alla chiamata, ed erano presenti all’appello.
Davanti al Gran Consiglio dei Trenta, Re e Imperatori di pianeti sconfitti sfilavano davanti al Gran Consiglio pieni di vergogna, in catene.
C’erano i re sconfitti dei terribili Mangiatori dei Libri della Sapienza, mistificatori della Verità; i Principi delle Orde del Cammino della Notte; il Re dei Seguaci delle False Dottrine; il Comandante Generale degli Scopritori delle Nuove Frontiere e, infine, l’ultimo Re delle Legioni delle Nuove Vie.
Davanti a loro, serio e impassibile, il Gran Maresciallo Strjjkhail, comandante supremo delle forze intergalattiche della Terra della Saggezza che si compiaceva del suo esercito, vittorioso su gran parte dei loro nemici!
Lo scranno vuoto centrale era del primo ministro della guerra, assente per via di una sua spedizione militare sul lontano pianeta Oggina delle Valli Nebbiose, dove c’erano ancora focolai di una rivolta dei seguaci del dio Oggi.
Tutti gli anziani ricambiavano il saluto dei delegati presenti.
 In alta uniforme, il Saggio Atriss, l’anziano del Tempo Antico aveva il viso che sembrava una maschera di cera, non faceva trapelare nessuna emozione ad ogni discorso, non accennò quasi mai un sorriso ai comandanti che erano in testa a principi e re dei pianeti vinti, fatti prigionieri, che venivano fatti sfilare in catene davanti ai Trenta Saggi.
Davanti al tavolo del leggio, due Aliens sentinelle stavano in piedi con le loro spade, dando la sensazione della regalità del luogo in cui si trovavano.
«Grazie per averci chiamato al grande raduno dei Fratelli dello Spazio!» disse il comandante dei Replicanti!
«È un piacere per me rivendervi!» rispose il Saggio sacerdote.
 «Ma non vedo, in mezzo al Gran Consiglio, il Saggio Maestro!» ribatte il comandante.
«Non sono più tanto il vostro maestro!» rispose una voce imperiosa che risuonò in fondo alla grande sala. «Si dice che da molto tempo non ascoltate più il consiglio dei Saggi!» disse rivolgendosi al comandante dei Replicanti! «Vive in voi l’insofferenza e il rifiuto all’ubbidienza! Sono giunte fino a noi strane voci d’insubordinazioni! Avete abbandonato ogni condotta e sottomissione alle nostre leggi!» disse con autorità il saggio Maestro.
«Il tuo carattere è la tua indole alla rivolta, ci è noto fratello!» commentò un alto ufficiale.

A vedere quell’uomo alto, imponente, dalle spalle larghe e la testa alta e fiera nonostante i suoi mille anni, incuteva timore!
Era più di una leggenda nei cuori del popolo della saggezza!
Giunto a pochi passi da lui, il Gran Maestro si fermò piegandosi su di lui per guardarlo negli occhi, ma non disse nulla, gli voltò le spalle e si andò a sedere al centro della sala.
Una volta seduto, Il Maestro osservò attentamente tutti i delegati della Fratellanza Celeste di fronte a lui, prima di prendere la parola:
«Mi e stato detto che mi dovete riferire qualcosa di importante, fratelli miei!» 
«Si, è così!» rispose una voce in fondo alla sala, dove erano presenti in gran numero i Conoscitori delle Vie Misteriose.
La sua voce risuonò come un eco nella grande sala del trono, tutti si voltarono da dove era giunta la voce.
«Parla dunque!» rispose il Maestro.
«Saggio Maestro, io sono stato rapito in una visione!» disse il profeta dei conoscitori delle Vie misteriose. «Sono stato chiamato da una voce dal cielo per essere testimone dei tragici avvenimenti che stanno per abbattersi sul nostro popolo!» disse preoccupato e timoroso che le sue parole non venissero prese in considerazione dal Gran Consiglio dei Saggi. «Ho convocato tutta l’assemblea delle Sette Lune, perché ritengo che un evento così grave e pericoloso sia da tenere molto in considerazione!» proseguì il profeta.
«Ho già avvertito i pianeti del Nord che qualcosa di grave sta per succedere al nostro sistema solare! Ma prima di ripartire verso il nostro mondo volevo riferire a voi, Fratelli della Sacra Alleanza, la visione della rovina della grande città della Terra della Saggezza!» disse in trance. «Dove viene annunciata la deportazione e la distruzione dell’antica città, di tutto un popolo, a causa della loro cattiva condotta! Ma anche la futura liberazione del popolo da parte della Sacra Pietra Angolare che custodiscono i terrestri!»        

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